L’importanza del search intent nella SEO

Cos’è il search intent e perché è fondamentale per la SEO

Che cos’è esattamente il search intent?

In termini pratici, è l’obiettivo, il “perché” dietro ogni query che gli utenti digitano su Google. Capire questo “perché” è come trovare la chiave per ottimizzare al meglio il tuo contenuto.

Il search intent è diventato cruciale per la SEO moderna perché Google è sempre più bravo a interpretare le intenzioni degli utenti, e se il tuo contenuto non soddisfa queste intenzioni, addio ai bei tempi in cima ai risultati di ricerca! Quindi, se vuoi veramente fare centro nelle SERP, devi allineare i tuoi contenuti a ciò che gli utenti stanno cercando, non solo a quello che scrivono nella barra di ricerca.

Tipi di search intent

Per dominare il più possibile la SEO, devi conoscere i tuoi avversari, o in questo caso, i diversi tipi di search intent. Sono quattro i protagonisti principali, ognuno con le sue peculiarità. Vediamoli nel dettaglio.

Search intent informativo

Questo è il tipo di intento di ricerca più diffuso, scontato no? In questo caso, gli utenti sono alla ricerca di informazioni, come quando chiedono “Cos’è il search intent?”. Cercano risposte, curiosità, e guide complete (come questa 😉). Se riesci a soddisfare la loro sete di conoscenza, avrai guadagnato un lettore (e forse un cliente).

Search intent navigazionale

Hai mai cercato direttamente “Facebook login” o “Amazon Italia”? Questo è l’intento navigazionale, ovvero quando l’utente sa già dove vuole andare, ma usa Google come scorciatoia. Ottimizzare per questo tipo di query significa fare in modo che il tuo sito o la tua pagina compaiano quando qualcuno cerca specificamente la tua azienda o un servizio legato al tuo business.

Search intent transazionale

L’intento transazionale è quello che porta soldi, letteralmente. Gli utenti con questo intento sono pronti all’acquisto, magari digitando “miglior software SEO in offerta”. Il tuo compito è fornire loro un percorso chiaro e diretto verso la transazione, con contenuti accattivanti e, perché no, qualche bella call-to-action persuasiva.

Search intent investigativo commerciale

Questo è l’intento di chi sta ancora valutando le opzioni, ma è a un passo dall’acquisto. Potrebbero cercare “recensioni software SEO”. Sono curiosi, analitici e non si accontentano del primo risultato che trovano. Per catturare la loro attenzione, devi offrire confronti dettagliati, recensioni oneste e magari un confronto tra prodotti.

Come identificare il search intent

Ora che hai capito cos’è il search intent e conosci le varie tipologie, ti starai ponendo la fatidica domanda: “Come faccio a scoprire qual è l’intento di ricerca dietro una keyword?”. Allora, andiamo per step:

Analisi delle SERP

Il primo passo per identificare il search intent è fare una bella passeggiata tra i risultati di ricerca di Google, meglio noti come SERP. Cerca la tua keyword e osserva attentamente i primi risultati: sono articoli di blog, pagine di prodotto, video tutorial? Il tipo di contenuto che Google mette in evidenza ti dirà molto sull’intento di ricerca. Se vedi tanti articoli informativi, l’intento è probabilmente informativo; se vedi pagine di prodotto, è transazionale, e così via.

Utilizzo di Google Analytics e Search Console

Google Analytics e Search Console sono strumenti potentissimi per la SEO. Analizzando le pagine che generano più traffico, il tempo di permanenza e le query che portano gli utenti sul tuo sito, puoi dedurre molto sull’intento di ricerca. Se una pagina che spiega “come fare SEO” ha un bounce rate basso e un tempo di permanenza alto, significa che stai soddisfacendo l’intento informativo degli utenti.

Allo stesso modo, se una pagina di prodotto genera molte visite, ma poche conversioni, forse non stai rispondendo bene all’intento transazionale, e devi ottimizzare meglio la tua offerta o la CTA.

Strumenti di keyword research

Infine, non possiamo dimenticare i potenti strumenti di keyword research come Ahrefs, SEMrush e Ubersuggest, se te la sei persa, abbiamo già pronta una bella guida approfondita😊. Questi strumenti non solo ti mostrano il volume di ricerca di una keyword, ma anche il tipo di contenuto che meglio soddisfa l’intento di ricerca ad essa associato. Alcuni strumenti hanno persino funzionalità specifiche per identificare il search intent, analizzando i top ranking per la keyword scelta e suggerendo quali sono i contenuti migliori da creare.

Ottimizzare il contenuto per il search intent

Finita la teoria, è il momento di mettere in pratica tutto ciò che hai appreso e ottimizzare i tuoi contenuti. La chiave del successo? Creare contenuti che rispondano perfettamente all’intento di ricerca degli utenti, offrendo loro esattamente ciò che stanno cercando.

Ottimizzazione per intent informativo

Quando l’intento è informativo, il tuo obiettivo è quello di fornire una risposta chiara, completa e utile alla domanda dell’utente. Pensa ai tuoi contenuti come a una lezione fatta su misura: devono essere educativi e ricchi di dettagli. Articoli di blog, guide passo-passo, infografiche e video tutorial sono ottimi formati per soddisfare questo tipo di intento.

Ad esempio, se la keyword è “cos’è il search intent?”, dovresti creare un articolo che spiega in modo approfondito il concetto, con esempi pratici e magari qualche immagine o video per rendere tutto più chiaro. Ricorda, più sei utile e completo, più è probabile che gli utenti rimangano sul tuo sito, segnalando a Google che il tuo contenuto è proprio ciò che cercavano.

Ottimizzazione per intent navigazionale

Quando un utente ha un intento navigazionale, vuole raggiungere una destinazione specifica, come un sito web o una pagina di login. In questo caso, la tua missione è quella di rendere la navigazione il più semplice e intuitiva possibile. Ottimizza le tue pagine per le query di brand e assicurati che il tuo sito sia facilmente accessibile e ben strutturato.

Se, ad esempio, qualcuno cerca “login Facebook”, l’utente deve poter trovare il link diretto alla pagina di login senza dover scavare tra tonnellate di contenuti. Qui, la velocità di caricamento della pagina, la chiarezza della navigazione e la presenza di CTA evidenti sono fattori chiave per soddisfare l’intento dell’utente.

Ottimizzazione per intent transazionale

L’intento transazionale è il cuore pulsante dell’e-commerce. Qui gli utenti sono pronti a fare un acquisto, e il tuo obiettivo è far sì che si concretizzi. Crea pagine di prodotto convincenti, con descrizioni dettagliate, immagini di alta qualità, recensioni dei clienti e, ovviamente, un pulsante di acquisto ben visibile.

Per esempio, se l’utente cerca “scarpe da corsa”, la tua pagina deve presentare una selezione di scarpe, con tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione rapida e sicura. Non dimenticare di includere offerte speciali, sconti o spedizione gratuita per rendere l’offerta ancora più allettante!

Ottimizzazione per intent investigativo commerciale

Gli utenti con un intento investigativo commerciale sono alla ricerca di confronti e recensioni. Vogliono valutare le loro opzioni prima di effettuare un acquisto. Per questo tipo di intento, devi creare contenuti che li aiutino a prendere la decisione migliore. Confronti di prodotti, recensioni approfondite e articoli comparativi sono i formati ideali.

Ad esempio, se l’utente cerca “miglior software SEO 2024”, puoi creare un articolo che confronta i principali software SEO, evidenziando pro e contro, prezzi e funzionalità. Questo tipo di contenuto non solo informa, ma costruisce anche fiducia, rendendo più probabile che l’utente scelga il prodotto che tu promuovi o vendi.

Errori comuni da evitare

Quando si tratta di search intent, ci sono alcuni errori comuni che possono vanificare tutti i tuoi sforzi. Conoscerli è il primo passo per evitarli:

Ignorare il search intent nelle prime fasi

Uno degli errori più frequenti è quello di concentrarsi solo sulle keyword senza considerare l’intento di ricerca fin dall’inizio. In molti si lanciano nella produzione di contenuti basandosi esclusivamente sul volume di ricerca delle parole chiave, senza chiedersi cosa davvero gli utenti stiano cercando di ottenere. Questo porta spesso a contenuti che non rispondono esattamente ai bisogni degli utenti, con il risultato che non si posizionano bene nelle SERP o non convertono come sperato.

Creare contenuti che non rispecchiano l’intenzione dell’utente

Un altro errore comune è quello di produrre contenuti che non rispecchiano correttamente l’intento di ricerca. Ad esempio, se un utente sta cercando informazioni (intent informativo), ma trova una landing page che cerca di vendere un prodotto (intent transazionale), è ovvio che abbandoni il sito. Questo non solo riduce il tasso di conversione, ma può anche aumentare il bounce rate, segnalando a Google che il contenuto non è pertinente.

Non aggiornare i contenuti in base ai cambiamenti dell’intento di ricerca

Il search intent non è statico, cambia costantemente nel tempo. Un errore che molti fanno è non aggiornare i propri contenuti in base a come evolvono le query degli utenti. Ad esempio, una keyword che un tempo era prevalentemente informativa potrebbe diventare transazionale a causa di nuove tendenze o cambiamenti nel comportamento degli utenti. Se non mantieni aggiornati i tuoi contenuti per rispecchiare questi cambiamenti, rischi di perdere posizioni nelle SERP.

Non ottimizzare le CTA in base all’intento

Le Call to Action (CTA) sono un elemento cruciale, ma spesso vengono trascurate o non ottimizzate in base all’intento di ricerca. Se un utente è in una fase informativa del suo percorso di acquisto, una CTA troppo aggressiva potrebbe scoraggiarlo. Al contrario, se l’intento è transazionale, una CTA poco incisiva potrebbe far perdere un’opportunità di vendita. È fondamentale che le CTA siano in linea con ciò che l’utente vuole fare in quel momento.

Evita questi errori, e vedrai che i tuoi sforzi nel search intent porteranno frutti più rapidamente. Ricorda, la chiave è sempre mettere l’utente al centro della tua strategia.

Conclusione

Spero sia chiaro quanto il search intent sia fondamentale per il successo della tua strategia SEO. Riconoscere l’intento di ricerca dietro ogni query significa poter offrire agli utenti esattamente ciò che cercano, nel formato più appropriato. Ora che hai tutte le informazioni necessarie, non ti resta che metterti all’opera. Buon lavoro! 😊

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